domenica 16 marzo 2014

Fiori del sottobosco

Oggi sole e caldo durante la giornata di lavoro. Nuova visita all'oasi del botanico Luca Gariboldi.

 

Fioriture del sottobosco

Le fioriture del sottobosco proseguono. Ora sono le silvie a prevalere, ma i campanellini, per lo più già in seme,  non sono tutti sfioriti.
Molte le scille.
A gruppi le viole che secondo il Gariboldi sono per lo più viole mammole, che sarebbero facilmente riconoscibili per l'intenso colore violaceo. Altre viole bianche sarebbero da determinare.
Osservata una seconda piccola popolazione di campanellino estivo in piena fioritura.
Le pervinche sono in una fase di prima fioritura.

Situazione alberi e arbusti

La maggior parte degli alberi è ancora in fase di riposo invernale.
Fanno eccezione i prugnoli ormai fioriti (settimana scorsa non lo erano) e altre rosacee (per lo più pruni domestici).
Fioriti, ma non ancora in pieno i cornioli. Sono fioriti da tempo salici, noccioli e ontani
Alcune fusaggini stanno emettendo le foglie.

Il sottobosco


Giunti all'oasi i favagelli sono ancora chiusi
Questi, pur in una zona ombrosa, poco più tardi sono schiusi

Le viole sono distribuite a picccoli gruppi come questo.
Il colore intenso fa riternere che si tratti di viole mammole
Le silvie (Anemone nemorosa) sono nel pieno delle fioritura e molto diffuse,
anche se non così dominanti ed estese come al Fosso del Ronchetto. Qui il
sottobosco è piùvario, forse anche grazie alla maggior varietà dei suoli e
delle situazioni

Un gruppetto di viole è di colore bianco. La specie non è identificata. Per farlo
occorrerebbe strappare almeno una piantina e guardare dettagli come speroni
e stipole. Vista la scarsa consistenza del gruppo si è desistito.
Consolida maggiore

Falsa ortica (Lamium purpureum)

Falsa ortica con foglie molto diverse dalla precedente e non ancora fiorite

Stellaria holostea. Al Caloggio ce ne sono due belle colonie.

Sigilli di salomone

Brionia

Alliaria petoiolata. Le foglie striopicciate emettono odere di aglio.

Campanellini primaverili ed estivi

Queste due specie meritano una particolare attenzione.
L'oasi è caratterizzata dalla presenza di un'ampia popolazione, dicamo storica, di campanellino primaverile che è concentrata nel raggio di una decina di metri. Quest'anno si direbbe che questa si sia ridotta. In cmpeno esemplari della stessa specie sono apparsi più o meno isolati ma in molti luoghi dell'aosi e dei dintorni.
Da qualche anno sono apparse due piccoli gruppi di campanellino estivo.

Tutti i campanellini della popolazione storica sono
ormai sfioriti


Alcuni dei nuovi campanellini, specie quelli nella zona delle
risorgive, sono ancora in fiore. 
Qui sotto le foto di una delle due preziose stazioni di campanellini estivi presenti nella zona sud del Parco delle Groane: una nell'oasi e questa nelle immediate vicinanze.



Il campanellino estivo è più grande di quello comune
e mostra fioriture multiple sullo stesso stelo. Sembra
che  questi siano gli unici nel Parco delle Groane 

Alberi e arbusti

Nella zona del prato umido quasi nessuna pianta mostra segni evidenti
dellaripresa vegetativa.  Oltre il grande campo,  fanno da sfondo alberi con
fiori rosa. Fanno a eccezione i salici e alcune fiusaggini 

Questa fusaggine ha chiaramente cominciato a vegetare.

Una caratteristica delle fusaggine è la sezione
queadrata dei rametti, come si nota bene nella foto.

Foglioline della fusaggine e boccioli

Ancora poco visibili le prime foglioline nella lunga siepe dei biancospini

Gli ospiti degli alberi

Da qualche tempo si nota una moria che colpisce i capini di una certa età . Alcune morti si sono verificate durante l'estate calda e asciutta del 2012. Ci si chiede se però non concorra all'indeboolimento dei carpini quelche malattia. Qui un esemplare con degli strani segni sulla corteccia. 

Il carpino (Carpinus betulus) con
evidenti segni di sofferenza

La parte colpita è quella da qualche metro in su.

Un dettaglio dell'alterazione della corteccia
Sono numerosi gli uccelli che frequentano l'oasi. 
Negli specchi d'acqua si aggirano costantemente alcuni maschi di germani. Si suppone che le femmine stiano covando. Ben nota è la presenza dell'airone cenerino che oggi non si è fatto vedere. Sempre più spesso è  avvistato il martin pescatore. Mentre facciamo la nostra perlustrazione ci passa sulla testa uno sparvierto . Ogni tanto si sentono i tamburellamenti del picchio. Questo un suo nuovo nido in un giovane tronco di robinia presso il Cavo Porro.in questa zona, recintata e poco frequentata, non è raro trovare queste cavità ad altezza d'uomo. 

Un nido di picchio in un tronco di robinia.

Muschi

Il sentiero che costeggia l'ex invaso nella zona delle risorgive è completamente coperto di muschio

Il tappeto di muschio

Dettaglio del muschio


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